The Economy of Francesco

#EoF: le storie - NYADO (li abbiamo conosciuti durante Economy of Francesco) è una casa di produzione sociale dedicata alla promozione di storie e progetti sostenibili e innovativi

di Maria Gaglione

pubblicato su Avvenire il 18/09/2020

Spazio alla musica nell’Economy of Francesco. La musica – ognuno di noi l’ha sperimentato almeno una volta – accompagna momenti importanti, talvolta decisivi, nella vita delle persone. Portavoce di ideali, i musicisti e le loro creazioni, hanno sempre avuto un ruolo importante all’interno della società. La musica costruisce messaggi e diventa veicolo di impegno sociale, amplificatore di progetti e sogni. In alcune epoche particolari, le canzoni sono state protagoniste di fenomeni sociali e manifesto di movimenti popolari, lotte operaie e agitazioni studentesche, portavoce di disagi sociali. Universale e alla portata di tutti, la musica va oltre il tempo, ha affrontato l’evoluzione degli strumenti comunicativi e delle nuove ere tecnologiche con una rivoluzione inaspettata e significativa. NYADO è una casa di produzione sociale che coinvolge un gruppo internazionale di artisti e changemakers, dedicata alla promozione globale di storie e progetti sostenibili e innovativi attraverso la musica e le arti visive.

Il coronavirus non ferma il cammino di preparazione dell’evento voluto da papa Francesco: un processo di cambiamento all’insegna dell’economia della vita

di Maria Gaglione

pubblicato su Avvenire il 28/03/2020

Abbiamo scritto molti articoli e rilasciato numerose interviste sull’Economy of Francesco in attesa che arrivasse marzo. «Andiamo ad Assisi e stringiamo un patto» aveva scritto Papa Francesco affidando ai giovani economisti e imprenditori del mondo il compito di ri–animare l’economia di oggi e di domani. Per formulare una promessa bisogna fermarsi, conoscersi, mettersi in discussione e pensare insieme. Abbiamo aperto una call. Hanno fatto domanda oltre 3000 giovani da 115 paesi di tutto il mondo. Le storie di alcuni di questi giovani, le abbiamo raccolte in questa rubrica.

C’è bisogno di una economia di Francesco, che, partendo dalla gratuità, riconosca al denaro e al profitto il giusto valore. E solo i giovani possono realizzarla.

di Luigino Bruni

pubblicato sul Messaggero di Sant'Antonio il 06/09/2019

Il Santuario della Spogliazione è uno dei luoghi francescani più importanti di Assisi. Lì, più di otto secoli fa, Francesco tagliò definitivamente con la sua prima vita, con la sua famiglia, con le ricchezze mercantili di suo padre, e si dedicò interamente alla sua vita nuova: «Si toglie tutte le vesti, e le getta a terra, rendendole al padre. Non ritiene nemmeno le mutande, restando nudo di fronte a tutti» (FF, 344). Francesco torna nudo, come l’Adam nel primo giorno, in una nuova creazione spirituale e carismatica. Al pari di Giobbe, rinasce nudo come nudo era arrivato dal seno di sua madre.

Dal 19 al 21 novembre si ritrovano ad Assisi centinaia di giovani economisti e imprenditori per un evento globale voluto da papa Francesco. Perché è ora di agire per salvare la Terra.

di Luigino Bruni

pubblicato su Il Messaggero di Sant'Antonio il 25/03/2020

Dopo che l’Europa e l’Occidente hanno passato tutto il XX secolo (e parte del XIX) a discutere sulla natura morale o immorale del capitalismo, trascinando dentro il vortice delle polemiche moltitudini di uomini e donne, il loro sangue, la loro vita, l’alba del III millennio sta ponendo nuove sfide dove non c’è più nulla da discutere. Oggi abbiamo, infatti, una nuova certezza: per quanto riguarda la salvaguardia o la custodia della Terra, dei beni comuni e dei beni relazionali il capitalismo non funziona.La sua razionalità basata sulla ricerca del benessere individuale non sa curare il pianeta, i beni che usiamo insieme e i rapporti umani. Se qui non cambiamo presto e velocemente saremo solo capaci di continuare a distruggerli. Su questo non c’è più dibattito che tenga.

EoF: le storie - Andrea Stringhetti è un giovane dottorando che studia l’effetto della crisi sull’aumento delle diseguaglianze e della povertà

di Maria Gaglione

pubblicato su Avvenireil 16/11/2019

Sono tanti i giovani studiosi italiani che desiderano partecipare all’evento The Economy of Francesco. Studenti, dottori di ricerca, giovani professori. Cittadini del mondo si occupano di economia politica, econometria, finanza, management, sviluppo sostenibile, lotta alla povertà. Andrea Stringhetti è uno di loro. Fra i più giovani. Venticinque anni, laureato in Economia, è all’inizio del suo dottorato in Economia Politica e Pubblica all’Ecole Polytechnique di Parigi. Lo raggiungiamo al telefono, è nella biblioteca del campus universitario. Voce frizzante, ci racconta le grandi domande che hanno guidato le sue scelte.

#EoF: le storie - Charl Reyneke ha creato un sistema di coupon per fornire pasti e servizi a chi vive per strada

di Maria Gaglione

pubblicato su Avvenireil 20/03/2020

Charl Reyneke vive a Stellenbosch, una città del Sud Africa a 50 km da Città del Capo. “Nel 2017 ho avviato una start–up, Heartflow, che si occupa di senzatetto e mendicanti. Nella mia città, dove le diseguaglianze economiche e sociali sono fortissime, mi capitava spesso di incontrare un “povero” che mi chiedeva denaro. Tante volte li ho visti spendere soldi in abitudini distruttive e sbagliate. Non volevo essere complice. Sono arrivato al punto che se vedevo un senzatetto da lontano, cambiavo strada pur di evitarlo. Come se non incontrarli mi sollevasse dalla responsabilità che in realtà sentivo nei loro confronti. Non ha funzionato. Più forte era il desiderio di aiutare quelle stesse persone che stavo cercando di evitare. Una coperta, un pasto, un letto in un rifugio notturno. In fondo avevano bisogno di questo, per cominciare magari una nuova vita. Ho fondato Heartflow per offrire alle persone un’alternativa all’elemosina per aiutare i mendicanti, attraverso un sistema di coupon. I cittadini che vogliono rendere un aiuto concreto e diretto infatti possono acquistare un coupon nei negozi locali e offrirli ai senzatetto che poi beneficiano dei diversi servizi forniti dalle organizzazioni partner”.

L’emergenza Covid-19 che stiamo vivendo, ci insegna che beni comuni, beni relazionali e ambiente non sono gestibili con la logica capitalistica. La scommessa dell’Economy of Francesco (novembre 2020) è innescare un vero e proprio processo di cambiamento

di Maria Gaglione

pubblicato su Città Nuova il 15/04/2020

Emergenza sanitaria. E non solo. La pandemia scopre anche fragilità e criticità del sistema socio-economico dei nostri Paesi. Previsioni, analisi, auspici, dichiarazioni abbondano sui giornali e nei telegiornali. L’emergenza ci tiene in questi giorni lontani, scoprendoci vulnerabili, tutti. Ma nelle crisi recuperiamo parole dimenticate e mai come in questo tempo duro stiamo capendo cosa siano davvero il bene comune e la fraternità.

Presentato nella Sala stampa vaticana l’evento ‘Economy of Francesco’ che si svolgerà ad Assisi dal 26 al 28 marzo del 2020. la Oikonomia di san Francesco e di papa Francesco.

di Flavia Cerino

pubblicato su Città Nuova il 16/05/2019

Abbiamo sentito ripetere molte definizioni e parole importanti nella sala stampa vaticana per la presentazione di Economy of Francesco: un evento epocale, un incontro storico, uno scambio tra generazioni, un confronto tra studiosi dell’economia e imprenditori, un momento voluto dal Papa per i giovani. Economy of Francesco sarà tutto questo, ma anche altro. Inutile cercare definizioni che starebbero strette alle intuizioni che costituiscono le fondamenta di questo appuntamento assolutamente insolito.

Dialogo con Maria Gaglione, responsabile della segreteria scientifica di “The Economy of Francesco”, dal numero di gennaio di Città Nuova

a cura di Raffaele Natalucci

pubblicato su Città Nuova il 07/01/2020

Dal 26 a 28 marzo convergeranno da tutto il mondo ad Assisi. Professori, giovani economisti e imprenditori, change maker, pronti a condividere idee e progetti per un nuovo modello economico che metta al centro la dignità della persona umana. Ne parliamo con Maria Gaglione, di Marcianise (Caserta), laureata in biotecnologie, insegnante di biologia e chimica, responsabile della segreteria scientifica di “The Economy of Francesco”. «Un’esperienza straordinaria vissuta con gioia e un grande senso di responsabilità». 

EoF: le storie - La valuta ha accresciuto la domanda di prodotti e servizi locali e ha rafforzato l’intensità delle relazioni sociali

di Maria Gaglione

pubblicato su Avvenireil 14/12/2019

Incontrare Diego è un’occasione di gioia e speranza contagiose. Diego Wawrzeniak è un imprenditore sociale brasiliano, membro della comunità Inkiri. Ha una laurea in Economia e ha lavorato nel settore finanziario come analista di investimenti. Dopo aver creato una startup, ha deciso di unirsi alla comunità Inkiri dove ha sviluppato banca e moneta locali. Oggi segue i nuovi progetti della comunità che coniugano innovazione, imprenditorialità ed economia locale. «Partecipare a The Economy of Francesco è un sogno che diventa realtà – ci dice –. Un’occasione per dimostrare che un’economia più giusta e sostenibile è necessaria perché l’unica via percorribile». La comunità Inkiri è uno dei più importanti ecovillaggi brasiliani. «Nella comunità vivono circa 150 adulti e 30 bambini e adolescenti. Ogni anno accogliamo oltre 3.000 visitatori provenienti da diverse parti del mondo. L’economia locale è molto florida con più di 20 attività imprenditoriali in diversi settori. Il sistema scolastico è riconosciuto come una delle esperienze educative più innovative del Brasile».

Economy of Francesco: una chiamata a creare una nuova economia per generare cambiamenti strutturali e sociali seguendo precise parole chiave: spogliazione, vita interiore e poveri

di Giulia Gioeli

pubblicato su Città Nuova il 14/11/2022

«Eravate già impegnati nel creare una nuova economia» e la lettera di invito a questo progetto «vi ha fatto sentire parte di una comunità mondiale di giovani che avevano la vostra stessa vocazione. E quando un giovane vede in un altro giovane la sua stessa chiamata, e poi questa esperienza si ripete con centinaia, migliaia di altri giovani, allora diventano possibili cose grandi, persino sperare di cambiare un sistema enorme e complesso come l’economia mondiale». Una nuova generazione di economisti, imprenditori e persone di buona volontà che non cercano scorciatoie ma che vogliono essere lievito sporcandosi attivamente le mani. Questo è stato l’invito di papa Francesco ad Assisi a centinaia di giovani di tutto il mondo riuniti per Economy of Francesco.

EoF: le storie - Samer Sfeir, imprenditore libanese, ha messo in rete domanda e offerta di lavoro

di Maria Gaglione

pubblicata su Avvenire il 07/02/2020

Un’economia che non esclude, che non lascia indietro nessuno. Lo abbiamo ripetuto mille volte cercando un’espressione capace di definire l’Economy of Francesco. "Restituire un’anima all’economia" ha scritto Papa Francesco per invitare i giovani all’incontro di Assisi, che vedrà nella città di San Francesco, fra poco più di un mese, 2000 giovani economisti e imprenditori da tantissimi paesi del mondo.

The young coordinators of the event did not want to miss this date and have prepared a message of fraternity and hope: Today, more than ever, we want to increase our commitment. When the emergency will come to an end, we will still be committed to build up our common future… together. The young coordinators of the event did not want to miss this date and have prepared a message of fraternity and hope: Today, more than ever, we want to increase our commitment. When the emergency will come to an end, we will still be committed to build up our common future… together.

More info: https://francescoeconomy.org/

Breaking news: pubblicata oggi la lettera con cui Papa Francesco convoca giovani economisti, imprenditori e imprenditrici ad Assisi per proporgli un patto per una nuova economia. Economia di Comunione partecipa al Comitato organizzatore dell'evento insieme alla Diocesi ed al Comune di Assisi ed all'Istituto Serafico.

Dal 26 al 28 marzo 2020 la città di Assisi ospiterà The Economy of Francesco, un evento internazionale rivolto a giovani economisti, imprenditori e change-makers impegnati nel pensare e praticare un’economia diversa. L’invito a partecipare arriva direttamente da Papa Francesco, che proprio oggi ha diffuso una lettera con la quale convoca nella città di San Francesco - luogo simbolo di un umanesimo della fraternità - i giovani economisti e imprenditori di tutto il mondo, senza distinzioni di credo o di nazionalità, per avviare con loro un processo di cambiamento globale affinché l’economia di oggi e di domani sia più giusta, inclusiva e sostenibile, senza lasciare nessuno indietro. L’evento è organizzato da un Comitato composto dalla Diocesi di Assisi, dal Comune di Assisi, dall’Istituto Serafico di Assisi e da Economia di Comunione.

The economist and Nobel Peace Prize Muhammad Yunus will be one of the main speakers of  The Francesco Economy International Event. Assisi, 26-28 March 2020.

Applications' deadline: September 30, 2019 - More info: https://francescoeconomy.org/

Il 10 luglio è l’occasione di prendere sul serio l’invito del papa rivolto ai giovani dell’Economia di Francesco: «Voi non potete restare fuori da dove si genera il presente e il futuro. O siete coinvolti o la storia vi passerà sopra».

La manifestazione - mobilitazione del 10 luglio promossa da The Economy of Francesco e Movimento Slot Mob: una giornata di festa e democrazia economica per dire no all’azzardo.  Andremo a consumare in massa nei bar liberi dall’azzardo per dire che esiste un’Italia che crede in un modo giusto e bello di stare al mondo. Da una pandemia si può uscire migliori o peggiori di prima. La politica italiana sembra non aver capito la lezione e continua nella strada dell’incentivo all’azzardo di massa che produce vittime e allarga le diseguaglianze sociali. Non si esce dalla crisi inondando il territorio di minicasinò, sale slot e vlt, lotterie istantanee, gratta e vinci, ecc. Trappole perfette di un sistema che alimenta usura e mafie.

Intervista su Radio 24 a Si può fare

Sabato 9 ottobre 2021 nell'ambito della trasmissione di Laura Bettini "Si può fare", Luigino Bruni, direttore scientifico di The Economy of Francesco, è intervenuto aprendo la puntata dedicata al rapporto tra religioni e ambiente, e spiegando come sia nato questo movimento scaturito dalla lettera di Papa Francesco ai giovani del 1° maggio 2019, e quali siano le attività che svolge.

 Ascolta Intervista:

The Economy of Francesco

pubblicato su Vatican News il 14/05/2019

Intervista di Alessandro Di Bussolo a Luigino Bruni sulla genesi dell'evento: dal Papa sostegno totale e la sua presenza fisica

Sono attesi almeno 500 giovani, metà imprenditori sotto i 35 anni e metà studiosi di dottorato nelle università di tutto il mondo, compreso quelle ebraiche – spiega Bruni, sottolineando la presenza di molte donne nel Comitato preparatorio. “Economia è una parola femminile, e le donne hanno uno sguardo diverso su di essa rispetto ai maschi”. A Vatican News il docente della Lumsa Luigino Bruni conferma la genesi dell’evento.

Ascolta l'intervista: 

EoF: le storie - Carlos Martinez è un giovane architetto che ha creato una piccola impresa dopo l'uragano del settembre 2017

di Maria Gaglione

pubblicato su Avvenire il 31/01/2020

20 settembre 2017, un uragano di categoria cinque colpisce l’area nord-orientale dei Caraibi e provoca danni catastrofici sulla mia isola: Porto Rico. 91,6 miliardi di danni, il 99% dell'isola senza energia elettrica e centinaia di morti. È stato il disastro naturale più violento degli ultimi 89 anni. La mattina dopo, la mia vita è cambiata drasticamente. Tre mesi senza acqua e cinque mesi senza energia elettrica mi hanno fatto capire che era tempo di considerare anche il mio futuro professionale con uno sguardo diverso. Era tempo di fare un passo indietro e immaginare il modo in cui i miei studi in architettura avrebbero potuto contribuire alla ricostruzione dell’isola. Dovevo e volevo fare di più”.

#EoF - Anna Fiscale, mamma e imprenditrice nel sociale ha fondato Quid: azienda di moda etica che impiega donne e migranti con alle spalle storie difficili

di Giorgio Paolucci

pubblicato su Avvenire il 21/07/2021

Per cogliere nel profondo la realtà, a volte è necessario cambiare lo sguardo. Fino a capovolgerlo. È la sensazione che si prova conoscendo l’avventura di Quid, una cooperativa sociale di Verona che produce capi di abbigliamento e accessori a partire da tessuti di rimanenza forniti dalle aziende del settore e dai marchi di moda tradizionali. L’85 per cento delle maestranze sono donne, spesso segnate da esperienze di fragilità, che si sono rigenerate professionalmente rigenerando a loro volta materiale di pregio ma destinato a non essere utilizzato che viene recuperato e trova la possibilità di una nuova vita. Una doppia rigenerazione, dunque: umana e ambientale. «Abbiamo scelto il nome Quid perché siamo convinti che il nostro progetto ha un 'quid' in più, qualcosa che fa la differenza mettendo al centro la persona e l’ambiente», spiega Anna Fiscale, classe 1988, che guida l’azienda dalla sua fondazione nel 2013. Sono partiti in tre, oggi sono in 150, tra loro molte le donne che si sono lasciate alle spalle situazioni di dipendenza, percorsi di carcerazione, disabilità, vittime di violenza e di tratta. L’età va dai 19 ai 69 anni, 17 le nazionalità presenti.

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