• Economia di Comunione
    Persone e imprese che attivano processi di comunione.
    Idee e pratiche per un agire economico improntato alla reciprocità e all’accoglienza.
    Un ambito di dialogo e di azione per chiunque voglia impegnarsi per una civiltà più fraterna guardando il mondo a partire dagli esclusi e dalle vittime
    scopri di più...
  • The Economy of Francesco
    Rivedi la diretta streaming dell' incontro di Papa Francesco con i 1000 giovani di EoF raccolti ad Assisi il 24 settembre 2022!scopri di più...
  • Convention Edc Italia 2024
    Partecipa alla Convention dell'Edc Italia 2024!scopri di più...
  • Gruppi aperti di persone con un interesse comune che si incontrano periodicamente online per condividere la vita e discutere un argomento specifico. scopri di più...

Economia di Comunione

Persone e imprese che attivano processi di comunione.

Idee e pratiche per un agire economico improntato alla reciprocità e all’accoglienza.

Un ambito di dialogo e di azione per chiunque voglia impegnarsi per una civiltà più fraterna guardando il mondo a partire dagli esclusi e dalle vittime.

0

Anche noi liberiamo Dio

L’anima e la cetra/6 - La preghiera fa uscire il Creatore dalle metafore-gabbie create per Lui

di Luigino Bruni

Pubblicato su Avvenire il 03/05/2020

"Nelle mie note non si troverà né un commento ebraico, né un commento cristiano.

A me duole l’uomo: non ho altra guida. E come atto di pietà lo trasmetto."

Guido Ceronetti, Il libro dei salmi

Il Salmo 6 ci aiuta a ricordare che la sofferenza e la malattia non sono volute dal Padre, che se glielo chiediamo sa “tornare” vicino.

Chiunque abbia attraversato il guado di una malattia seria ha imparato che quella malattia non riguardava soltanto il corpo. O meglio: ha capito che il corpo è intreccio di materia e di spirito, è carne spirituale e spirito incarnato. Le malattie sono quindi domande, rivolte a noi e agli altri. Sono tra i pochi momenti di verità che ci capita di vivere. Quando ci ritroviamo in un letto d’ospedale che pensavamo fosse solo per gli altri, finisce il tempo della fiction e inizia quello della verità e delle domande nude. Non ci accontentiamo più delle mezze bugie dette agli altri e a noi stessi: i referti e le diagnosi diventano linguaggi di un nuovo rapporto autentico con la vita e col mondo. Ecco perché una malattia può essere annuncio anche di una grande benedizione. Ed è proprio tra la sofferenza e la benedizione che si annidano le insidie religiose della malattia. L’uomo antico indirizzava le sue domande prima di tutto a Dio. Noi abbiamo impoverito i linguaggi della vita, e le domande le rivolgiamo soprattutto alla scienza e ai dottori. Ma se la malattia diventa severa, prima o poi arrivano anche le domande profonde: "Ma perché proprio a me?", "Che cosa si è guastato nella mia vita?"; "E perché?". Ogni tanto, anche nel mezzo del nostro mondo spopolato di dèi, può tornare tremenda la domanda: "Di quale colpe mi sono macchiato per meritarmi tutto questo dolore?". È molto difficile uscire innocenti da una grave malattia. 

Raramente le nostre domande riescono ad arrivare fino a Dio: lo abbiamo banalizzato troppo per sentirlo vicino nella verità della sofferenza. Spesso gli arrivano molto vicino, si fermano a un palmo dal cielo, anche se non lo sappiamo – ma gli angeli lo sanno e ci vedono sempre. I primi salmi del Salterio ci stanno presentando dei modelli di preghiera, cioè le diverse condizioni esistenziali dalle quali l’uomo impara e reimpara a parlare con Dio: l’accerchiamento dei nemici, l’accusa ingiusta, la speranza. Impara: lo sviluppo dei salmi è anche un apprendimento dell’arte del pregare. Nei monasteri la liturgia era intesa come un’arte, come una professione – ce lo svela ancora l’ambigua semantica di questa bella parola. I salmi sono molte cose; sono anche un apprendistato della preghiera. In quel giorno in cui ci nasce dentro l’anima il bisogno della preghiera possiamo aprire il libro dei salmi, scorrerli uno a uno e fermarci su quello che sentiamo essere il nostro salmo; e mentre iniziamo a cantarlo accorgerci che quelle erano le nostre parole, e non lo sapevamo: «Giacobbe si svegliò dal sonno e disse: "Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo"» (Gn 28,16). E quel primo salmo, quello che ci ha insegnato la preghiera, sarà il nostro salmo – e alla fine scopriremo che il primo e l’ultimo saranno lo stesso canto.

Con il Salmo 6 lo spazio antropologico della preghiera si allarga ancora. Un uomo sta affrontando una lunga e seria malattia. E si chiede: «È la tua ira o dio che mi punisce? È il tuo furore, Signore, che mi castiga?... Signore, fino a quando?» (Salmo 6,2-4). È Dio il primo interlocutore delle due domande. L’uomo antico, poi, alla dimensione verticale delle nude domande aggiungeva quella orizzontale. Io, Dio e gli altri: era questo il suo spazio ternario. E così, dopo aver dialogato con Dio, il salmista (e noi con lui) cerca altri alleati nella colpa, e arriva quasi sempre anche la domanda interpersonale: "Di chi è la responsabilità di quanto mi è successo?"; "Chi sono i miei nemici?". Il dialogo con la propria anima e con Dio diventa giorno dopo giorno anche un dialogo con gli altri, cercando attorno a noi i carnefici: «Via da me, voi tutti che fate il male» (9). I colleghi, il capo, i concorrenti, la mia comunità, i dottori: si spazia con l’anima in cerca di una grammatica del nostro dolore. Non siamo capaci di resistere a lungo senza chiamare per nome le nostre sofferenze, perché sappiamo che solo chiamandolo potrà mostrare un altro volto sconosciuto, e magari buono.

Continua la lettura su Avvenire.

200503 lanima e la cetra quote

22-24 Settembre 2022, Assisi
"The Economy of Francesco"

 i giovani, un patto, il futuro

www.francescoeconomy.org

i giovani,un patto,il futuro

29 maggio 2021ore 13:00 - 17:00in direttada Loppiano (Firenze)

Image

SFOGLIA L'ARCHIVIO

Lingua: ITALIANO

Filtro Categorie Archivio

Seguici su:

Rapporto Edc 2018

Rapporto Edc 2018

SCARICA I DOCUMENTI

SCARICA I DOCUMENTI

L’economia del dare

L’economia del dare

Chiara Lubich

"A differenza dell' economia consumista, basata su una cultura dell'avere, l'economia di comunione è l'economia del dare..."

Le strisce di Formy!

Le strisce di Formy!

Conosci la mascotte del sito Edc?

Il dado per le aziende!

Il dado per le aziende!

La nuova rivoluzione per la piccola azienda.
Scarica la APP per Android!

10-04-2024

Per tanti anni abbiamo consumato i capitali naturali, civili e spirituali come se fossero...

05-04-2024

È urgente estendere al gas liquido importato l’imposizione di una carbon tax. I disastri provocati dal...

19-04-2024

I Commenti de «Il Sole 24 Ore» - Mind the Economy, la serie di articoli di Vittorio Pelligra sul...

COME FARE PARTE

Image
Opla
AMU
Eoc
aipec

Seguici su:

Corsi di Economia Biblica 2019

scuola biblica box

14-15 settembre 2019
(Libro di Qoélet)
vedi volantino - Per maggiori informazioni - iscriviti qui

Rapporto Edc 2017

Rapporto Edc 2017

L’economia del dare

L’economia del dare

Chiara Lubich

"A differenza dell' economia consumista, basata su una cultura dell'avere, l'economia di comunione è l'economia del dare..."

Le strisce di Formy!

Le strisce di Formy!

Conosci la mascotte del sito Edc?

Chi è online

Abbiamo 1024 visitatori e nessun utente online

© 2008 - 2024 Economia di Comunione (EdC) - Movimento dei Focolari
creative commons Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons . Progetto grafico: Marco Riccardi - edc@marcoriccardi.it

Questo sito utilizza cookie tecnici, anche di terze parti, per consentire l’esplorazione sicura ed efficiente del sito. Chiudendo questo banner, o continuando la navigazione, accetti le nostre modalità per l’uso dei cookie. Nella pagina dell’informativa estesa sono indicate le modalità per negare l’installazione di qualunque cookie.