I Commenti de "Il Sole 24 Ore" - Mind the Economy, la serie di articoli di Vittorio Pelligra sul Sole 24 ore
di Vittorio Pelligra
pubblicato sul Sole 24 ore del 02/06/2019
Due storie terribili e allo stesso tempo esemplari, tragicamente istruttive. Rendono evidente il perché la fiducia sia un bene così fragile e anche perché, al contrario, la sfiducia e la diffidenza possano essere così tenaci, contagiose e pervasive. È necessario comprenderlo perché comprenderemo, così, il rischio che si corre quando, per fini strumentali, si getta discredito su intere categorie di persone ed organizzazioni. Ce ne sono parecchie, oggi, sotto attacco: in una spigolatura rapida possiamo individuare i giornalisti, gli intellettuali, le ONG, il terzo settore, gli esperti, la Chiesa di Papa Francesco, l'Europa, qualunque cosa una espressione così generica voglia dire. In anni recenti lo furono, in egual misura, i magistrati e le varie “caste”, prima che chi allora le attaccava diventasse “casta” a sua volta. Sparare a zero in maniera generica e indistinta su intere categorie di persone è un errore sciagurato, per tutti. È come sversare nel mare del dibattito pubblico, nel quale tutti nuotiamo, tonnellate di scorie radioattive, che poi rimarranno lì, ad inquinare per decenni la fiducia degli italiani nelle loro istituzioni e negli altri. Perché la fiducia non è un bene come gli altri, la fiducia è un ben comune, un common, un bene che per le sue caratteristiche, è naturalmente soggetto ad una condizione “tragica” di sovra-sfruttamento, erosione, consumo eccessivo, tradimento. Per questo occorrerebbe proteggerlo, maneggiarlo con cura, difenderlo, perché, come ci ricorda la filosofa Sissella Bok: “Qualunque cosa sia importante per gli esseri umani, la fiducia è l'atmosfera in cui ciò può svilupparsi” (“Lying: Moral Choice in Public and Private Life”, Pantheon, p.31).