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fonte: Ufficio Stampa TV2000

Benedetta Economia Scotto Bruni 01 ridSusanna Camusso, Brunello Cucinelli, Cesare Romiti, Elsa Fornero, Giulio Tremonti, Suor Giuliana Galli, Johnny Dotti, Bill Niada, discutono con l’economista Luigino Bruni

‘Benedetta economia!’ è il nuovo programma di Tv2000 che propone una lettura inedita dell’economia dei nostri giorni. Otto puntate, otto brani diversi della Bibbia, per scoprire cosa ci sia di antico e di nuovo all’origine di quella ‘economia dell’esclusione e dell’iniquità’ condannata da Papa Francesco nell’esortazione apostolica ’Evangelii Gaudium’.

Logo Benedetta Economia 150 rid'Beati i poveri’, ‘Guai a voi ricchi’: dalla lettura del brano dell’evangelista Luca (Capitolo 6, 17-28) la sesta puntata di “Benedetta economia!” dedicata a povertà e ricchezza. La provocazione delle beatitudini in un mondo economico che sembra voler nascondere i volti, il valore e il senso della povertà. Il professor Luigino Bruni dialoga con Suor Giuliana Galli, una religiosa che ha saputo portare la sua esperienza di povertà in uno dei salotti buoni della finanza italiana. Per oltre 23 anni alla guida dei volontari del Cottolengo di Torino, Suor Giuliana Galli, dal 2008 al 2016, è stata membro del Consiglio di amministrazione della Compagnia di San Paolo, la fondazione bancaria che è il maggiore azionista del gruppo Intesa Sanpaolo. Oggi è presidente dell’Associazione Mamre, che si occupa di assistenza psicologica delle persone migranti. Con loro in studio anche Bruno Moro, 83 anni, ex dirigente della Usl di Treviso, ex sindaco di Preganziol (Treviso), una vita spesa all’insegna della sobrietà e dell’accoglienza. Valori al centro delle diverse esperienze comunitarie promosse e vissute dalla famiglia Moro, che oggi condivide spazi e risorse economiche con quanti vivono e lavorano nella biofattoria Rio Selva di Preganziol. Nella storia filmata la sfida dei soci che a Genova hanno dato vita alla trattoria sociale Vico Mele: dove mangiare può costare meno di 5 euro e dove lavorano persone in situazione di difficoltà sociale ed economica.

Pubblicato il 05 dicembre 2017 sul canale Youtube di TV2000

Logo Benedetta Economia 150 ridNon tutte le imprese, anche se costruite con spirito collaborativo, sono buone imprese. È uno degli insegnamenti che nella settima puntata di “Benedetta economia!” il professor Luigino Bruni trae dalla rilettura della Torre di Babele (Genesi 11, 1-9), la madre di tutte le imprese umane finite male, di tutte le imprese non benedette da Dio. Capire gli errori commessi dagli uomini di Babele, vuol dire capire gli errori che possono portare anche oggi le imprese verso il fallimento o verso scelte eticamente e socialmente sbagliate. Una deriva che ha segnato in questi ultimi anni anche alcune esperienze del mondo cooperativo italiano, chiamato oggi a rinnovarsi e a costruite nuove strade di futuro. È la convinzione di Johnny Dotti, storico imprenditore sociale, già Presidente del Gruppo Cooperativo Cgm, che con Luigino Bruni prova a delineare in questa puntata i caratteri di una buona impresa del terzo millennio: innovativa, creativa, generativa, capace di confrontarsi con la globalizzazione senza dimenticare il proprio legame con il territorio. È l’esperienza positiva dell’Antica fabbrica di confetti Pelino, l’azienda familiare di Sulmona raccontata in un filmato, che, anche negli anni più difficili della crisi, ha rinunciato alle ipotesi di delocalizzazione all’estero e ha rifiutato le offerte di acquisto di alcuni grandi marchi del settore dolciario. Ma la riflessione sulla Torre di Babele e sulle imprese senza etica, è anche l’occasione per parlare delle conseguenze sociali ed economiche della criminalità organizzata. In studio la testimonianza di Gennaro Del Prete, figlio di Federico Del Prete, fondatore del primo sindacato italiano degli ambulanti, ucciso dalla camorra nel febbraio del 2002.

Pubblicato il 10 dicembre 2017 sul canale Youtube di TV2000

Logo Benedetta Economia 150 ridÈ Cesare Romiti, ex amministratore della Fiat, l’ospite principale della terza puntata di “Benedetta economia!”. A lui il professor Luigino Bruni propone la lettura di un brano del libro di Isaia (Capitolo 1, 1-23) nel quale Dio rifiuta e contesta i sacrifici inutili. Il legame con la realtà dei giorni nostri è nella pratica di una economia che contempla l’ipotesi di imprese pronte a farsi “divinità” e a chiedere il sacrifico della vita privata ai dipendenti di più alto livello. Gli alti stipendi dei manager trovano dunque ragione in questi sacrifici? Giova davvero alle aziende una dedizione totale dei propri dipendenti? Quali meccanismi perversi di emulazione e di competizione si mettono in moto all’interno delle aziende che propongono un “modello sacrificale”? Sono alcuni degli interrogativi intorno ai quali ruota il confronto con Cesare Romiti, ma anche con Simone Perotti, ex manager nel settore del marketing e della comunicazione, che, come ricorda il titolo del suo libro più famoso, ha deciso ad un certo punto di dire “adesso basta”, ha fatto una scelta di libertà e di sobrietà e oggi vive con i frutti delle sue passioni: la scrittura e la vela. Una scelta in parte simili a quella di Angelo Santoro, il protagonista della storia filmata: abbandonata la sua carriera di agente di commercio, ha dato vita alla cooperativa sociale "Semi di vita” di Bari che, attraverso il lavoro in un orto biologico e la trasformazione di prodotti agricoli, offre progetti di inclusione a giovani in difficoltà e a persone con disabilità.

Pubblicato il 13 novembre 2017 sul canale Youtube di TV2000

Logo Benedetta Economia 150 ridL’ultima puntata di “Benedetta economia!” è uno sguardo fiducioso su futuro. La lettura biblica iniziale proposta dal professor Luigino Bruni è quella dell’Arca di Noè (Genesi 6, 6-22), una pagina di speranza che mette in luce una verità di ieri e di oggi: nei momenti di crisi c’è sempre bisogno di un “costruttore di arche” che, con creatività e spirito di servizio, aiuti altri a salvarsi dal “diluvio”.

Ma chi sono i “costruttori di arche” dei nostri giorni? Intorno a questa domanda ruota il dialogo tra Luigino Bruni e Bill Niada, presidente della Fondazione Near, ex imprenditore di successo nel campo della moda, oggi costruttore di imprese sociali. All’origine del suo cambio di vita l’esperienza dolorosa della malattia e della morte della figlia Clementina, scomparsa a 10 anni a causa di un tumore. Per i ragazzi affetti da gravi patologie croniche Bill Niada si è fatto in questi anni “costruttore di arche”. Una su tutte: il progetto B-Live, sostenuto dalla Fondazione Near, che offre a questi giovani la possibilità di imparare il mestiere della vita e l’arte del fare attraverso visite in aziende, incontri con gli imprenditori e la possibilità di diventare creatori di gioielli, borse, bio-cosmesi, canzoni.

Ma “costruttori di arche e di futuro” sono anche gli operai che, come i lavoratori della Cooperativa Ora Officine di Pomezia (Roma), raccontati nel servizio filmato, hanno salvato, i questi anni di crisi, la loro aziende dal fallimento unendo le forze, acquisendo l’impresa e rilanciandola; o gli uomini e le donne che come Gaetano Giunta, il secondo ospite della puntata, riuniti nella Fondazione di Comunità di Messina, provano a costruire nuovi modelli di sviluppo economico in una delle aree più difficili del Paese.

Pubblicato il 17 dicembre 2017 sul canale Youtube di TV2000

Logo Benedetta Economia 150 ridLa rilettura della storia di Giobbe (Capitolo 1, 1-21), la storia del giusto caduto in disgrazia e per questo creduto da tutti colpevoli, offre al professor Luigino Bruni l’occasione per riflettere sui rischi nascosti dietro il culto della meritocrazia. In un mondo segnato da una frattura crescente tra ricchi e poveri, sta trovando sempre più spazio - è la denuncia del professore della Lumsa - un pensiero economico che prova ad assegnare ai poveri la colpa della loro povertà e sembra volere dimenticare le differenze di partenza di cui, una società giusta e inclusiva, dovrebbe invece preoccuparsi.

Ospite della quarta puntata di “Benedetta economia!”, è l’economista Elsa Fornero, ex ministro del lavoro e delle politiche sociali nel governo Monti, che al merito ha sempre guardato con attenzione e che spesso ha invitato i giovani ad affrontare con maggiore coraggio le sfide del lavoro. In studio anche la testimonianza di Lorenzo Orsenigo, un giusto caduto in disgrazia, uno dei tanti imprenditori del Nord Est travolto dalla crisi e costretto a chiudere l’azienda di famiglia alla quale aveva dedicato la sua intera vita. Oggi è presidente dell’Associazione San Giuseppe imprenditore, attraverso la quale offre assistenza e sostegno agli imprenditori che come lui si trovano a fare i conti con il fallimento e la sconfitta.

Nella storia filmata la sfida di chi, contro ogni logica apparente, vuole offrire una nuova occasione di vita non solo ai giusti ma anche a quelli che non lo sono stati ma sperano di diventarlo: è la storia della cooperativa sociale ‘L’arcolaio’di Siracusa, che, attraverso la produzione di pasta di mandorle e di altro dolci tipici della Sicilia commercializzati con il marchio ‘Dolce evasioni’, offre percorsi qualificati di reinserimento sociale e lavorativo ai detenuti del carcere cittadino.

Pubblicato il 20 novembre 2017 sul canale Youtube di TV2000

Logo Benedetta Economia 150 ridIn una pagina del libro di Geremia dedicata ai falsi idoli (Capitolo 10 – 1-10) il professor Luigino Bruni trova le ragioni che oggi spingono gli uomini e le donne verso il possesso, l’acquisto, il consumo. Sono questi gli idoli dei giorni nostri e a loro sono dedicati i templi moderni, quei centri commerciali sempre aperti, sempre pronti ad accogliere, sempre pronti ad offrire. Così nel capitalismo del terzo millennio i ritmi della vita non sono più dettati dal tempo del lavoro, come è stato per secoli, ma dal tempo del consumo che per sua convenienza può diventare un tempo senza pausa, senza più feste, senza più spazi condivisi di pausa e di incontro. Da qui prende l’avvio la quinta puntata di “Benedetta economia!”, <>dedicata al mondo del commercio, alle liberalizzazioni selvaggia degli orari di apertura, alla cancellazione “commerciale” delle feste religiose e civili. Temi sui quali il professor Luigino Bruni si confronta con l’ex ministro dell’economia e delle finanze, Giulio Tremonti. In studio la testimonianza di Marco Berardi, l’unico titolare di un’attività commerciale ad aver aderito allo sciopero con il quale i lavoratori del Serravalle Outlet, in provincia di Alessandria, hanno contestato, nell’aprile scorso, la decisione della multinazionale inglese proprietaria del centro commerciale di aprire anche nei giorni di Pasqua e in quello di Santo Stefano.

La storia filmata racconta invece una scelta diversa, che potrebbe aprire la strada ad un’inversione di tendenza: Unicoop Firenze ha deciso di chiudere la domenica più della metà di suoi 104 punti vendita, di limitare negli altri l’orario di apertura alle 13 e di assicurare ai suoi lavoratori la chiusura totale in occasione di 10 festività religiose e civili. Alla base della decisione la convinzione che non tutto può essere sacrificato alle logiche del mercato e che i consumatori possono essere accompagnati ad un ripensamento sui tempi dell’acquisto e della spesa.

Pubblicato il 28 novembre 2017 sul canale Youtube di TV2000

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