Luigino Bruni

L'anima e la cetra / 24 - Ogni essere umano è non simulacro di Dio, ma scintilla del suo mistero

di Luigino Bruni

Pubblicato su Avvenire il 13/09/2020

La domanda come io sia pervenuto a una materia così arcaica non ha ancora trovato risposta. Vi influirono circostanze varie, connesse con gli anni, con l’età. Ripeness is all. Come uomo e come artista io dovevo in qualche modo trovarmi in uno stato di "ricettività" 

Thomas Mann, Appendice a Giuseppe e i suoi fratelli

Nel divieto di farsi immagini di Dio si nascondono temi di grande significato umano e religioso. Il Salmo 115 ce ne svela alcuni.

L’anima e la cetra/7 - La nostra umana somiglianza con Dio tra un "veramente" e un "eppure"

di Luigino Bruni

Pubblicato su Avvenireil 10/05/2020

"E quando miro in cielo arder le stelle;

Dico fra me pensando:

A che tante facelle?

Che fa l’aria infinita, e quel profondo

Infinito Seren? che vuol dir questa

Solitudine immensa? ed io che sono?"

Giacomo Leopardi, Canto notturno di un pastore errante dell’Asia

L’antropologia biblica è un bene comune globale dell’umanità. Anche il Salmo 8 ce la ricorda, continuandoci ancora a stupire per la sua straordinaria bellezza profetica.

Alcune persone ricordano per tutta la vita il giorno in cui hanno visto per la prima volta il cielo stellato. Lo avevano "visto" altre volte, ma in una benedetta notte è successo qualcosa di speciale e lo hanno visto veramente. Hanno fatto l’esperienza metafisica dell’immensità e, simultaneamente, hanno avvertito tutta la propria piccolezza e fragilità. Si sono, ci siamo, visti infinitamente piccoli. E lì, sotto il firmamento, sono fiorite domande diverse, quelle che quando arrivano segnano una tappa nuova e decisiva della vita: dove sono e cosa sono i miei affari? e i miei problemi? cosa è la mia vita? cosa i miei amori, i miei dolori? E poi è arrivata la domanda più difficile: e io, che sono? È il giorno tremendo e bellissimo; per alcuni segna l’inizio della domanda religiosa, per altri la fine della prima fede e l’inizio dell’ateismo – per poi scoprire, ma solo alla fine, che le due esperienze erano simili, che magari c’era molto mistero nella risposta atea e molta illusione in quella religiosa, ma lì non potevamo saperlo. Non tutti fanno questa esperienza, ma se la desideriamo possiamo provare a uscire di casa in queste notti fatte più calme e nitide dai mesi sabbatici, cercare le stelle, fare silenzio, attendere le domande – che, mi hanno detto, qualche volta arrivano. 

Capitali narrativi/4 - Fatti e atti che fondano e salvano non sempre sono eclatanti

di Luigino Bruni

pubblicato su Avvenire il 03/12/2017

171203 Capitali narrativi 4 rid«C’è bisogno di un amore infinito per rinunciare a sé e divenire finito, incarnarsi per amare così l’altro, e l’altro come altro finito»

Jacques Derrida Donare la morte

I capitali narrativi sono plurali. Non tutte le storie di cui si compongono hanno lo stesso valore. Solo alcune sono capaci di portare il peso della nuova costruzione. Il 'grano’ e la ‘zizzania’ si trovano in tutti i campi della terra, compresi quei campi speciali dove crescono i nostri ideali. All’inizio occorre far crescere tutte le piante del campo, perché - come dice la grande metafora evangelica - se i contadini intervenissero per estirpare la zizzania strapperebbero via anche le spighe buone e preziose.

Il mistero rivelato/6 - La verità senza amore uccide. La compagnia fedele è rugiada che salva.

di Luigino Bruni

Pubblicato su Avvenire il 08/05/2022

«Se il vostro Dio non vuole l’idolatria perché non la elimina»? I saggi risposero: «Se l’idolatria riguardasse solo ciò di cui il mondo non ha bisogno, Egli certamente la eliminerebbe. Ma gli uomini considerano divinità anche il sole, la luna, le stelle e i pianeti. Deve Egli forse distruggere tutto il mondo perché ci sono dei pazzi?»

Talmud Babilonese, Avodah Zarah

La fornace ardente dove Nabucodònosor getta i compagni di Daniele e la loro salvezza ci consegnano un grande insegnamento sulla natura del potere e sul martirio.

Ai potenti non basta erigere la propria statua. Vogliono che sia adorata, che sia oggetto di pellegrinaggi e liturgie. Una statua senza culto sarebbe insufficiente, perché la statua è divina solo se adorata dai fedeli. E quindi occorrono i sudditi, che sono tali perché adoratori della statua del re. È questa l’essenza del potere, che può rinunciare a tutto tranne all’adorazione. Ecco perché nella Bibbia ogni potere è tendenzialmente idolatrico, e perché ogni statua, di dèi o di sovrani, è un idolo. Noi abbiamo smesso di credere agli dèi ma non di adorare statue. Alle grandi imprese di oggi non bastano i profitti: vogliono l’adorazione della statua, la devozione al marchio, la genuflessione di fronte alla merce, la fedeltà del consumatore. Eppure la Bibbia ce lo aveva detto e oggi lo vediamo chiaramente: togliere Dio dall’orizzonte della storia non significa eliminare l’immagine di Dio dal mondo, significa solo moltiplicare le statue, gli idoli, gli adoratori di feticci. Perché se il capitalismo fosse soltanto una faccenda di soldi non ci avrebbe occupato da tempo il tempio dell’anima. 

Il mistero rivelato/15 - In ogni rapporto fallito si può ricominciare nel “nome” dell’altro

di Luigino Bruni

Pubblicato su Avvenire il 10/07/2022

"Abbiamo vissuto in fenditure della storia: ci diede riparo ciò che non chiude, totalmente, mai. Per l’ultimo giorno volevamo le visioni di cui ci siamo nutriti nell’esilio".

Ernst Bloch A Ingeborg Bachmann, dopo la sua visita al ghetto di Roma

La profezia consegnata a Daniele della fine dell’esilio, che non è arrivata ma arriverà è il fondamento biblico della grande virtù della speranza. E aiuta a interpretare il tempo.

Nei patti, l’essenziale è la fede nella fedeltà dell’altro. È più fondamentale della nostra propria fedeltà. Un patto spezzato può sperare di risorgere se, e fino a quando, chi ha tradito crede che l’altra parte è ancora fedele, spera che dall’altro capo della corda che ci lega e che io ho mollato ci sia una mano forte che tiene ancora. Tutto finisce davvero quando dall’altro capo della corda non c’è più nessuno – o quando crediamo che sia così. Nella Bibbia la fede in Dio è la speranza che da qualche parte nel cielo ci sia una roccia salda che non ci fa sprofondare dentro le nostre infedeltà. Da qui nasce la preghiera più bella che si può alzare dalle crisi della fede e dei nostri rapporti primari: «Tu, almeno tu, non mollare; resisti, continua a credere in quel patto che io, per fragilità o colpa, non sono stato capace di custodire. Sii fedele anche per me». In latino corda, fede e fiducia sono la stessa parola: fides. 

Oikonomia/7 - C’era (e deve esserci) una via lungo la quale i poveri non sono maledetti

Pubblicato su Avvenireil 23/02/2020

“Si giunge a negare le conseguenze sociali delle disparità dei punti di partenza individuali. Ciò si traduce nella deplorazione dell’egualitarismo livellatore e nella difesa della meritocrazia, esaltatrice dell’individualità.”

Federico Caffè, La solitudine del riformista

Lo spirito cattolico del capitalismo è diverso da quello anglosassone. Fino a tempi recenti, quando la centralità del consumo ha conquistato anche l’umanesimo mediterraneo. 

In occasione del Premio Nobel per l'Economia a Richard H.Thaler, teorico del "Nudge", ripubblichiamo l'articolo di Luigino Bruni sul tema per la Rubrica "Oltre il mercato"

di Luigino Bruni

pubblicato su Città Nuova n.02/2016 di febbraio 2016

Mosca nel gabinetto ridPerché, nonostante tutta l’informazione sull’alimentazione, sugli stili di vita, sulle conseguenze dei nostri comportamenti per il presente e il futuro del pianeta, continuiamo ad inquinare molto con auto e riscaldamenti, ma anche a mangiare male, troppo, e a non fare abbastanza attività fisica? È, infatti, più  semplice capire perché non riusciamo a rinunciare all’aria condizionata e all’auto privata. È un tipico caso dove il beneficio privato (comfort) prevale sul beneficio pubblico (riscaldamento del pianeta).

L’anima e la cetra/28 - Dalla nostra intimità abitata impariamo che l’universo intero è abitato da Dio

di Luigino Bruni

Pubblicato su Avvenire il 11/10/2020

"Se c’è un Altro, chiunque esso sia, ovunque sia, e quali che siano i suoi rapporti con me, anche se non agisce su di me in altro modo che con la semplice comparsa del suo essere, io ho un di fuori, una natura; il mio peccato originale è l’esistenza dell’altro".

Jean Paul Sartre,L’essere e il nulla

Il Salmo 139 è un grande messaggio poetico sull’essenza della fede e sul mistero della persona, che mentre si scopre guardata comprende una bellezza più profonda e più grande.

Nell’anima c’è un luogo segreto e profondissimo dove abita una sottile e delicata malinconia. È quella che affiora quando ci accorgiamo che anche la comunione con chi ci ama si arresta sull’uscio di una intimità segreta, quella dove si trova la parte più bella e vera di noi. Sappiamo che i nostri amici, i genitori, la moglie, i figli, ci vogliono davvero bene e ci conoscono davvero, ma la conoscenza amorosa che hanno di noi non riesce a raggiungere la cella vinaria del nostro cuore. Solo se arrivassero lì ci conoscerebbero veramente, perché vedrebbero una bellezza sconosciuta, se qualcuno riuscisse a raggiungerci in quel fondo capirebbe che siamo migliori di come appariamo, che siamo più belli della persona che finora ha conosciuto. Se è vero che l’altro è «colui che mi guarda» (J. P. Sartre), è ancora più vero che l’altro non mi guarda mai abbastanza, non vede la parte migliore di me. Gli altri conoscono qualcosa, alcuni conoscono anche l’essenziale, ma l’essenziale non ci basta, in queste cose l’essenziale è troppo poco. 

Intervista su TRS Radio a "Il posto delle parole"

Una casa senza idoli ridSabato 18 novembre nell'ambito della trasmissione di Livio Partiti "Il posto delle parole", Luigino Bruni ha presentato il suo libro "Una casa senza idoli" (Dehoniane, €12,50, 136 p).

Ascolta Intervista:

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Nei momenti di passaggio individuali e collettivi ci sono libri particolarmente preziosi che aiutano a comprendere in profondità la natura delle crisi, danno parole alle emozioni e illuminano zone buie. Qoèlet, vetta altissima della tradizione sapienziale biblica, è uno di questi, e si configura come una profonda ed efficace cura delle due principali malattie di tutte le fedi, religiose e laiche: l’ideologia e la ricerca di facili consolazioni attraverso risposte banali a domande difficili e tremende del vivere.

Intervista su TRS Radio a "Il posto delle parole"

Una casa senza idoli ridSabato 18 novembre nell'ambito della trasmissione di Livio Partiti "Il posto delle parole", Luigino Bruni ha presentato il suo libro "Una casa senza idoli" (Dehoniane, €12,50, 136 p).

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Nei momenti di passaggio individuali e collettivi ci sono libri particolarmente preziosi che aiutano a comprendere in profondità la natura delle crisi, danno parole alle emozioni e illuminano zone buie. Qoèlet, vetta altissima della tradizione sapienziale biblica, è uno di questi, e si configura come una profonda ed efficace cura delle due principali malattie di tutte le fedi, religiose e laiche: l’ideologia e la ricerca di facili consolazioni attraverso risposte banali a domande difficili e tremende del vivere.

Intervento su Radio 1 a "Il cielo sopra S.Pietro"

Logo Giornata Dei Poveri 2017 ridDomenica 19 novembre nell'ambito della trasmissione "Il Cielo sopra San Pietro" si discuteva a proposito della Prima Giornata Mondiale dei Poveri indetta da Papa Francesco: qui riportiamo l'intervento di Luigino Bruni

Ascolta Intervista:

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Intervista su Radio 24 a Si può fare

Sabato 9 ottobre 2021 nell'ambito della trasmissione di Laura Bettini "Si può fare", Luigino Bruni, direttore scientifico di The Economy of Francesco, è intervenuto aprendo la puntata dedicata al rapporto tra religioni e ambiente, e spiegando come sia nato questo movimento scaturito dalla lettera di Papa Francesco ai giovani del 1° maggio 2019, e quali siano le attività che svolge.

 Ascolta Intervista:

Intervista su Radio 24 a Economia in pagine

Logo Radio24Sabato 26 agosto nell'ambito della trasmissione di Gianfranco Fabi "Economia in pagine", Luigino Bruni ha presentato il suo libro "Elogio dell'auto-sovverssione" (Città Nuova Editrice, €13,00, 120 p).

La necessità di un continuo cambiamento sia nelle organizzazioni che nella vita di tutti i giorni, ma anche nell'economia. Senza cambiamenti non si progredisce, non si ricostruisce e quindi ci si avvia al declino. Bisogna rigenerare ogni giorno un senso affinché si possa credere nel futuro creando ideali, ma senza sfociare nelle ideologie che soffocano l'ideale e l'organizzazione che nasce da questo ideale. Quando si raggiunge il successo bisogna trovare un modo per rinnovarsi, perché senza spirito di rinnovo il successo finisce in fallimento.

 Ascolta Intervista:

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Intervista su Radio 24 a Economia in pagine

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La necessità di un continuo cambiamento sia nelle organizzazioni che nella vita di tutti i giorni, ma anche nell'economia. Senza cambiamenti non si progredisce, non si ricostruisce e quindi ci si avvia al declino. Bisogna rigenerare ogni giorno un senso affinché si possa credere nel futuro creando ideali, ma senza sfociare nelle ideologie che soffocano l'ideale e l'organizzazione che nasce da questo ideale. Quando si raggiunge il successo bisogna trovare un modo per rinnovarsi, perché senza spirito di rinnovo il successo finisce in fallimento.

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Caterina e Flavio di Weeklynews hanno intervistato Luigino Bruni; la trasmissione è andata in onda il 17 ottobre 2020

pubblicato su RadioLuiss il 17/10/2020

Una conversazione sulla teoria del valore e del mercato, la felicità rapportata all'economia e molto altro!

Ascolta l'intervista:

Loppiano attende la visita di Papa Francesco il prossimo 10 maggio. Intervista di Adriana Masotti a Luigino Bruni. Radio Vaticana - 7 maggio 2017

pubblicato su Radio Vaticana il 07/05/2018

Logo radiovaticanaNata nel 1964, la cittadella internazionale del Movimento dei Focolari conta oggi circa 850 abitanti di 65 nazioni. Ogni anno accoglie migliaia di visitatori ed è divenuta punto d'incontro tra popoli, culture e religioni. La componente internazionale e multiculturale fa di Loppiano un "laboratorio di fraternità" con oltre quarant'anni di esperienza. Prima nata delle 25 cittadelle dei Focolari sparse nel mondo, "Loppiano è un gesto profetico" - dice ai nostri microfoni l'economista Luigino Bruni, membro del Movimento:

Ascolta Intervista:

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Meritocrazia, giustificazione etica della disuguaglianza

 pubblicato su Radio Articolo 1 il 09/04/2019

Intervista a Luigino Bruni nella puntata di "Piazza del Lavoro" del 9 aprile 2019

Affrontiamo con Luigino Bruni, storico del pensiero economico, il tema del talento ridotto a merito, l’oblio di parole come umiltà e mitezza, le ideologie sostituite dalla tecnocrazia. E i divari tra gli strati sociali crescono. Puntata a cura di Simona Ciaramitaro

Ascolta il programma: 

«L'economia messa in scena dalla letteratura», con Luigino Bruni. 3a puntata, domenica 6 aprile 2025

Il mercante di Venezia

pubblicato su RaiPlaySoundil 06/04/2025

L'economia messa in scena dalla letteratura, con Luigino Bruni. Il contratto al centro della vicenda della tragedia di Shakespeare offre uno spunto per ragionare sul tema del prestito, degli interessi, della nascita del sistema bancario. Luigino Bruni ci offre una lettura dell'opera che, attraverso riferimenti biblici e storico economici, mette in luce le contraddizioni del rapporto tra Chiesa e denaro, tra etica e finanza.

«L'economia messa in scena dalla letteratura», con Luigino Bruni. 4a ed ultima puntata, domenica 13 aprile 2025

Cosa impariamo dalla scuola del libro Cuore

pubblicato su RaiPlaySound il 13/04/2025

L'economia messa in scena dalla letteratura, con Luigino Bruni. Al centro di questa quarta e ultima puntata, il libro Cuoredi Edmondo De Amicis, nonostante la distanza temporale e culturale rispetto alla società contemporanea, offre uno sguardo sul mondo della scuola e il mondo del lavoro. I talenti sono un merito? Si chiede Luigino Bruni e risponde citando Victor Hugo: «Il successo è una cosa piuttosto lurida, la sua falsa somiglianza con il merito inganna gli uomini». Solo una scuola in grado di ridurre le disuguaglianze può essere coerente con il primo articolo della Costituzione: «L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro».

«L'economia messa in scena dalla letteratura», con Luigino Bruni. 1a puntata, domenica 23 marzo 2025

Dono, perdono e conversione

pubblicato su RaiPlaySoundSound il 23/03/2025

L'economia messa in scena dalla letteratura. Con Luigino Bruni. La prima puntata, offre una lettura e una riflessione intorno ad alcuni brani tratti da "I miserabili" di Victor Hugo. Uno dei protagonisti del romanzo rappresenta un esempio di dono molto significativo, che può essere definito un dono agapico, una forma di amore diversa dall'amore erotico, e che comprende anche la possibilità di andare oltre al perdono.

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