Antonella Ferrucci cura da 15 anni il sito ufficiale dell'Economia di Comunione. Un sito disponibile in cinque lingue che contribuisce alla diffusione della cultura del dare, dell’economia civile e di comunione con testimonianze di vita degli imprenditori Edc, contenuti di taglio più accademico, storie, articoli e notizie.
intervista di Lourdes Hércules
Abbiamo dialogato con Antonella per conoscere meglio cosa rappresenta il sito EdC in questo momento…
«Il sito edc-online.org vuole essere una finestra sul mondo dell'Economia di Comunione e su tutte le realtà che EdC ha generato in questi anni e a cui è ancora naturalmente molto, molto legata. Quindi il sito da una parte ha lo scopo di tenere informate le persone vicine al mondo EdC su tutte le realtà dell'Economia di Comunione e delle realtà collegate, dall'altra vuole essere un luogo dove chi volesse conoscere l'Economia di Comunione, possa trovare delle risposte».
Come è strutturato il sito EdC? Che cosa possiamo trovare sul sito?
«Il sito di Economia di Comunione è abbastanza complesso ed è composto da diverse sezioni. Naturalmente ci sono pagine legate agli eventi e alle notizie dal mondo EdC e di tutte le realtà collegate; poi abbiamo una sezione blog dove pubblichiamo articoli dei nostri economisti, con una pagina molto corposa con articoli di Luigino Bruni e una altrettanto ricca di articoli di Vittorio Pelligra.
Abbiamo quindi un'importante sezione sull'impresa EdC a cui personalmente sono molto affezionata, perché in essa sono raccolte le esperienze di vita degli imprenditori di Economia di Comunione. Devo ammettere che mi piace moltissimo, penso che contenga i contenuti più originali del sito perché obiettivamente le esperienze degli imprenditori hanno spesso caratteristiche al limite dello straordinario.
Poi abbiamo una parte dedicata alla povertà e qui si possono trovare contenuti relativi al nostro Osservatorio sulla Povertà Leo Andringa (OPLA), che è stato creato per capire quello che è lo sguardo particolare dell'Economia Comunione sulla povertà e sui modi per cercare - in qualche modo- di risolverla. Il menù povertà contiene anche una pagina dedicata alla ONG AMU, Azione per un Mondo Unito, che è lo strumento tramite il quale gli utili degli imprenditori EdC vengono destinati direttamente a progetti di sviluppo in vari paesi del mondo.
Da segnalare il menù dedicato allo studio dove possiamo trovare notizie di varie realtà, anche queste vicine o germogliate da Economia di Comunione, come ad esempio la Scuola dell'Economia Civile oppure la Scuola dell'Economia Biblica. Infine, una sezione dedicata ai libri ed una dove raccogliamo video e podcast. Insomma sul sito Edc c'è veramente molto, molto materiale e si tratta di un sito costantemente aggiornato - abbiamo praticamente quasi tutti i giorni nuovi post - ed è in cinque lingue: il tentativo è quello di far arrivare la vita Edc il più possibile in tutto il mondo».
Chi lavora al sito e come funziona?
«Al sito EdC lavoro principalmente io, ma avvalendomi di tutta una serie di collaborazioni e contatti con le varie realtà EdC del mondo, costruiti in questi 15 anni, in quella che è una piccola ma vitale comunità. Abbiamo ad esempio un rapporto ormai storico con il Brasile tramite una collaboratrice che lavora sia per il sito che per l'associazione EdC brasiliana Anpecom. Abbiamo traduttori, persone che a titolo volontario inseriscono le traduzioni, autori ai quali chiediamo in varie occasioni articoli specifici sugli eventi o le iniziative in corso. Il tutto cercando di tradurre il più possibile nelle 5 lingue: si tratta di un lavoro abbastanza impegnativo ed il tentativo è quello di avere uno sguardo su tutta la rete EdC a livello mondiale. Certamente, sempre sperando che questa rete si arricchisca e che i contatti diventino sempre di più, nell'ottica di un costante miglioramento».