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SEC: La bellezza del pensiero come azione generativa

Lo scorso 14 giugno si è svolta al Polo Lionello Bonfanti la Giornata nazionale della Scuola dell'Economia Civile dedicata ai 40 anni dei Beni Relazionali. 

di Beatrice Cerrino

Con lo sfondo di una splendida campagna toscana a fare da cornice, si è svolta presso il Polo Lionello Bonfanti la Giornata nazionale della Scuola di Economia Civile dal titolo: “Come radici sottili. 40 anni di teorie e pratiche sui beni relazionali”.

La riflessione doverosa sui cupi scenari internazionali introduceva prepotentemente la necessità di nuove narrazioni capaci di suscitare250614 Elena Luigino Beni relazionali 400 rid comportamenti diversi e prese di posizione responsabili, ma non ha impedito il clima di festa che si sentiva nell’aria per la consapevolezza che il percorso fin qui fatto ha contribuito a costruire percorsi di pace e può continuare a farlo.

Nel primo panel moderato da Elena Granata, Leonardo Becchetti, Stefano Bartolini e Vittorio Pelligra hanno raccontato il loro approccio al tema dei beni relazionali nato da incontri con chi in vari ambiti e contesti aveva iniziato ad occuparsene; le loro storie si intrecciavano sia dal punto di vista professionale che 250614 Vittorio Stefano Beni relazionali 400 ridpersonale e ne è scaturito un pensiero robusto, pur con approdi diversificati, ma sulla stessa linea. Il mercato, come la vita, sottolinea Becchetti, non è un gioco a somma zero e la cifra della superadditività è proprio la relazione, la cooperazione. Bartolini con tono appassionato constata che la società americana e l'esempio di cosa una società non dovrebbe fare, perché è una società impaurita, di gente sola e le persone, proprio perché si sentono sole, comprano di più; siamo in una fase di inerzia e stiamo vivendo un tempo di accelerazione continua. Pelligra, dal canto suo, afferma la necessità di riscoprire il concetto vero di comunità.

In un panel molto interessante moderato da Luigino Bruni, unico uomo sul palco, sono stati presentati i primi passi di una ricerca voluta dall'associazione Relazionesimo di Verona, la presidente Ombretta Zulian, espone con toni appassionati il loro 250614 Fabio Diana Livio Beni relazionali 400 rid progetto: creare di uno strumento di misurazione del capitale RUN (relazionale, umano, narrativo) per le imprese, non bastano i dati di bilancio per dire chi siamo. “We mesure what we treasure”, Sabrina Bonomi e Dalila De Rosa hanno presentato i primi passi della creazione di questo strumento che sta prendendo forma grazie ad un appassionato gruppo di lavoro. Elena Granata rafforza sottolineando come luoghi e spazi siano la dimensione delle relazioni e apre un ventaglio di esempi creativi che vanno dai luoghi di guarigione dalla malattia a quelli dell’apprendimento per superare un ipercapitalismo che ci vorrebbe infelici, isolati e nomadi.

Fabio Poles raccoglie le voci degli imprenditori Diana Sartori e Livio Bertola che confermano che non solo la teoria può spiegare l'importanza di curare le relazioni per un benessere multidimensionale, ma che la stessa vita aziendale guadagna anche in termini di produttività avendo cura dei rapporti con tutti gli stakeholder, persino i concorrenti. 250614 Ben Giampi Beni relazionali 400 rid

È entrando in relazione con gli altri che ciascuno amplifica la sua capacità di pensiero e di azione.

Nella giornata tante voci si sono susseguite e tutte convergevano nel desiderio di dire un grazie sincero, personale e non formale a Benedetto Gui celebrando il quarantesimo anniversario del primo articolo in cui ha teorizzato la categoria dei beni relazionali. Gui ci ha fatto rivivere la passione degli inizi e gli approdi successivi in un avvincente scambio con Giampietro Parolin che fin dall'inizio ha condiviso i contenuti delle sue ricerche.

È sera… si riparte verso le antiche e nuove sfide personali e comuni nutriti dalle radici sottili che hanno intrecciato i vari percorsi di ricerca e di vita che devono diventare senso e visione per tanti altri, vie praticabili.

Credits Foto: © Scuola di Economia Civile

Tags: Scuola di Economia Civile, Beni relazionali