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Perù, si è svolto il terzo congresso di Edc

Il 27 e 28 novembre 2021 si è tenuto in Perù il Terzo Congresso di Economia di Comunione, dal titolo “Un'economia per i tempi nuovi”.

Il Congresso, organizzato dall'Associazione Civile EdC-Perù, si è svolto in modalità virtuale e ha visto una folta partecipazione, principalmente dall'America Latina.  Gustavo Clariá, ha introdotto con una presentazione dell'EdC a partire dalla sua nascita, basandosi sui quattro pilastri che Chiara Lubich descrisse in occasione dei primi 10 anni  di Economia di Comunione. Già allora emergeva  la necessità della nascita di un nuovo stile di agire economico, basato sulla cultura del dare.

E' quindi intervenuto, quale ospite internazionale Luigino Bruni, che fin da subito ci ha incoraggiato a continuare a lavorare al progetto EdC in Perù; condividendo le sue riflessioni sull'EdC in risposta all'attuale congiuntura economica, Luigino Bruni ha rimarcato la necessità di rinnovare costantemente la cultura economica dell'EdC, senza  rimanere intrappolati in modelli fissi e visioni localizzate, ma anzi restando sempre aperti al dialogo con le nuove correnti economiche che promuovono la cultura della condivisione: è importante sapere che abbiamo una spiritualità ricchissima che ci aiuta ad essere promotori della cultura del dono, verso i più bisognosi.

Per far ciò occorre puntare quotidianamente alla concretezza, con prassi che favoriscano e instaurino un nuovo stile di solidarietà e di vita fraterna. Bruni ci ha ricordato anche come Chiara Lubich gli abbia chiesto espressamente di “fare dell'EdC una corrente di pensiero economico che attiri i migliori imprenditori e i migliori economisti" ed ha affermato che in questi 30 anni sarebbe stato possibile avanzare di più se "avessimo adottato un linguaggio più laico e universale", ma è molto contento che EdC mantenga un livello alto di "profezia" perché “la terra promessa è quella che verrà domani”. E che la nostra sfida è “diventare come un albero che respira con tutto il corpo”. Dobbiamo cercare nuove risposte, essere creativi e innovare, facendolo "insieme", dal momento che siamo stati creati per il bene.

Il congresso ho registrato la partecipazione motivata di giovani e adulti che, da tempo impegnati nel campo dell'EdC. In molti hanno condiviso le esperienze delle loro aziende nei tempi difficili della attuale pandemia, raccontando come hanno saputo affrontare momenti di difficoltà potendo così essere ancora una volta testimoni che non erano soli, mantenendo i posti di lavoro, ma anche continuando a crescere.

Alcune esperienze:

Francisco Galeano, che dall'Honduras ha condiviso l'esperienza della sua azienda di caffè e del progetto Empiras, che nel periodo peggiore della pandemia è riuscito a sfamare centinaia di famiglie.

Jorge De Magistri, di Tucumán, Argentina, con la sua società "AVITA", che opera nel settore dell'ingegneria civile e della costruzione di edifici residenziali, ha potuto condividere con noi la sua esperienza; mettendo al centro le persone, le loro realtà e i loro sogni, tutti i problemi possono essere risolti e ogni membro dell'azienda può partecipare alla cultura del dare.

Cristian Medina e Norma Sánchez, una coppia di imprenditori messicani della società COMEX che commercializza vernici specializzate  con decine di filiali in tutto il Messico, condividono con noi come in tempi di pandemia e vivendo la cultura del dare in un'azienda internazionale hanno potuto continuare a crescere fino a ridurre l'orario di lavoro.

Agustín Cabezas, di Salta Argentina, e la sua azienda "DES-ENVUELTOS", si dedicano alla commercializzazione di "cereali" di prodotti alimentari sfusi evitando l'uso di tutti i tipi di involucri di plastica.

Carolina Carbonell, di Rosario Argentina, lavora nell'ambito del mercato dei cambi finanziari; attraverso EdC è riuscita a creare un team di sostenibilità, una società a triplo impatto e reciprocità, praticamente una ONG all'interno dell'azienda. La testimonianza viva che è possibile vivere lo spirito EdC anche in questo settore, potendo essere un "faro" per un intero settore dell'economia.

Enrique Rodríguez, di Lima, Perù, è direttore generale di una grande azienda nel settore minerario, da dove ha motivato i suoi collaboratori a  mettere sempre la persona al centro dell'azienda; ci ha raccontato come sta portando avanti programmi dai nomi suggestivi come “Famiglie sane” e “Prima la gente”.

Diverse sono state le microimprese che in tutto il continente continuano ad illuminare il lavoro d'impresa con questo nuovo stile di vita EdC, ogni contributo, ogni esperienza è stata la forza per contemplare come l'economia può trasformarsi verso il bene comune.

Il tocco finale di questo incontro è stato preceduto dai giovani che ci illuminano con la loro speranza in un futuro più solidale e dove l'economia può essere uno degli ingranaggi fondamentali, ma per questo bisogna essere aperti.

Adriana Villavicencio e Marcia King, due giovani peruviane che ci hanno raccontato come e condiviso come attraverso “The Economy of Francesco” stanno lavorando nel campo della trasformazione dell'economia, condividendo con altri giovani di tutto il mondo.

Katheleen Zegarra, giovane avvocato ed esperta in diritto ambientale, ha condiviso come sta lavorando nelle cosiddette 12 ville della nuova economia, collaborando direttamente con l'Arcidiocesi di Lima in un progetto di ecologia globale che unisce Laudato Si con Fratelli Tutti.

Infine, le parole di Magaly Simón, presidente dell'Associazione EdC in Perù, che ci motiva a continuare a lavorare in sinergia in questo ambizioso progetto dove il contributo di ciascuno è inestimabile, soprattutto a tutti coloro che hanno reso possibile questo incontro e che dietro le quinte hanno contribuito in modo specifico nella parte tecnica e nei contenuti, col desiderio di realizzare magari un evento in presenza nel 2022.

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