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#FNEC2020 - Persone, luoghi, comunità: l'economia che ri-genera

Presentata la seconda edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile. L’appuntamento sia in presenza sia online a Firenze dal 25 al 27 settembre

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pubblicato su Avvenire il 09/09/2020

Recuperare fiducia, ribadire il valore delle relazioni tra le persone, rendere disponibili a tutti i beni che contribuiscono alla crescita individuale e collettiva. In altre parole, 'ri-generare' l’economia e la società fiaccata dalla più grave emergenza che il nostro Paese insieme a tutti gli altri hanno dovuto affrontare dalla fine della Seconda guerra mondiale. Sono gli obiettivi della seconda edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile «Persone, luoghi, comunità. L’economia che ri-genera » che si terrà a Firenze dal 25 al 27 settembre, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.

Tra gli altri relatori parteciperanno al Festival, di cui Avvenire è tra i media partner, il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti e il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. E ancora: il presidente dell’International Economic Association, Kaushik Basu, il direttore della Agenzie delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, il presidente dell’Istat Giancarlo Blangiardo e quello di SlowFood Carlo Petrini. Domenica è previsto l’intervento istituzionale del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. ECCO IL PROGRAMMA COMPLETO

L’evento è stato presentato ieri mattina in un webinar coordinato dal direttore di 'Avvenire' (media partner), Marco Tarquinio, cui hanno partecipato il sindaco di Firenze Dario Nardella, i presidenti di Federcasse e Confcooperative Augusto dell’Erba, e Maurizio Gardini, i professori Leonardo Becchetti (direttore del Festival e cofondatore di NeXt - Nuova Economia per Tutti) e Luigino Bruni (presidente della SEC -Scuola Nazionale dell’Economia Civile). «Rigenerare – ha premesso Marco Tarquinioè il verbo che accompagnerà questa seconda edizione del Festival. Verbo più giusto, visto il nostro momento storico, non si potrebbe trovare». Ad ospitare l’evento che si terrà sia in presenza – nel rispetto dei limiti imposti dalla normativa emergenziale – sia in collegamento streaming ancora un volta la città di Firenze. «Un orgoglio per la città», ha detto a questo proposito il Sindaco Dario Nardella , auspicando che l’appuntamento possa segnare l’avvio di un nuovo Umanesimo, di un percorso culturale che rimetta al centro l’uomo. «La cooperazione mutualistica di credito – ha spiegato il presidente di Federcasse Augusto dell’Erbaè a pieno titolo una esperienza di economia civile». Ricordando il ruolo e il senso delle banche di comunità, dell’Erba ha parlato del valore del 'credito di relazione' che anche in questi mesi di pandemia si è dimostrato strumento essenziale di tenuta dei territori e delle comunità. Per Maurizio Gardini «questa seconda edizione ha un significato straordinario: tracciare un segnale e definire un piano di futuro a cui fare riferimento per la ripresa». Questo, ha specificato Luigino Bruni, «sarà ricordato come il Festival più importante del Dopoguerra, visto il contesto. In tal senso abbiamo sconfitto la logica del 'non si può', andando a confermare un evento che pochi avrebbero pensato si potesse fare». In un frangente simile, ha concluso Leonardo Becchetti, «il Festival vuole essere un movimento e un popolo, diventando espressione autentica dell’economia civile, partendo da quello che di buono viene già realizzato».

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