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Bertin Dadiè: un dottorato su Edc che ha radici in una cultura di condivisione

Lo scorso 30 giugno don Bertin Dadié ha difeso brillantemente la sua tesi di dottorato su Economia di Comunione. Dalla nostalgia per le profonde radici della sua cultura ivoriana basate sulla condivisione, il desiderio di portare nella comunità della sua terra una visione economica innovativa e teologicamente fondata.

di Giorgio Del Signore

A conclusione del terzo ciclo di studi in Teologia Morale, il 30 giugno, presso l’Accademia Alfonsiana della Pontificia Università Lateranense in Roma, don Bertin Dadié ha brillantemente difeso la tesi di dottorato “Du modèle économique de communion: contributions théologique et éthique pour la promotion d’un paradigme économique plus équitable et solidaire. Une étude applicative sur le cas de la Côte d’Ivoire”.

Una tesi magna cum laude. Nel difenderla, don Bertin ha ricordato come prima dell’avvento del sistema economico coloniale, il popolo eburneo, futuro popolo ivoriano, viveva un approccio economico di tipoCover 41 big rid comunitario, centrato sul valore della condivisione. La transizione da quella società tradizionale al sistema coloniale, e poi alla moderna società del dopo indipendenza, ha comportato un cambiamento radicale del paradigma economico che governava i mercati tradizionali. Si è così assistito al progressivo diffondersi di una radicale propensione alla cura del profitto personale, a scapito dei valori di solidarietà e fraternità intrinsecamente legati al patrimonio culturale del popolo ivoriano. Poi, nel primo decennio del XXI secolo, due guerre civili hanno messo in ginocchio il paese, tra i più ricchi di risorse del continente africano. Molti giovani hanno così iniziato a intraprendere il viaggio lungo e pericoloso attraverso il continente africano, nella speranza di raggiungere l’Europa.

Per la sua formazione sacerdotale anche don Bertin è arrivato diversi anni fa in Italia, pro tempore, portando in cuore le istanze del suo popolo e in particolare dei suoi giovani. Così un giorno, mentre era in viaggio verso Torino, nella vetrina di una libreria della stazione legge il titolo di un libro che lo colpisce molto, perché parla di “economia” e allo stesso tempo di “comunione”. Entra e lo compra e così inizia la sua conoscenza di un contesto che incontrerà ancora in diverse città, girando l’Italia come sacerdote e come studente.

Qualche tempo dopo, ad Asti, un amico gli regala una copia del notiziario EdC e lui rimane colpito dall'immagine in copertina nella quale una ragazza europea sorrideva abbracciata ad una ragazza africana, anche lei sorridente: una volta di più resta impressionato da quel segno tangibile di un’economia capace di generare un abbraccio così gioioso fra culture diverse. Poi, tra il 2016 e il 2017, don Bertin partecipa agli eventi EdC che provvidenzialmente hanno luogo presso l’Accademia Alfonsiana di Roma, dove studia teologia, e dove riceve anche l’invito a partecipare all’udienza in Vaticano concessa da Papa Francesco a oltre mille imprenditori e operatori EdC di ogni continente. Tra il 2018 e il 2019 infine si reca a studiare economia anche presso l’Istituto Universitario Sophia di Loppiano.

210630 Dottorato don Bertin ridCome don Bertin mi disse alcuni anni fa, nell’economia di comunione lui ha intravisto da subito l’opportunità di portare nella comunità della sua terra una visione economica innovativa e teologicamente fondata. E attraverso l’integrazione di questa visione con la teologia morale, la possibilità di predisporre un piano pastorale innovativo, per offrire risposte concrete alle esigenze della sua comunità. Ora il suo Vescovo lo ha nominato direttore della Caritas Diocesana ed il suo piano pastorale è pronto a divenire operativo.

I migliori auguri a don Bertin anche a nome di tutti i lettori, sperando che anche attraverso questo sito potranno seguire e sostenere il suo impegno per l’EdC in Africa.

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