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#AMU - Siria: RestarT, Ripartire per Restare

RestarT, un progetto per creare opportunità lavorative adeguate all’attuale mercato siriano.

fonte: AMU

La crisi siriana ha avuto inizio il 15 marzo 2011. Da quella data sono seguiti anni di guerra che hanno martoriato il Paese e hanno portato gravi ripercussioni psicologiche, economiche e sociali. 

Senza prospettive di ricostruzione o di ripresa economica le famiglie hanno visto peggiorare le loro condizioni, si stima che il 90% della popolazione viva al di sotto della soglia di povertà e che siano molti i siriani che non riescono a soddisfare i bisogni primari.

Da questo contesto nasce l’idea di avviare un progetto per creare opportunità lavorative adeguate all’attuale mercato siriano e in grado di garantire un reddito minimo alle persone.

Il progetto RestarT (Ripartire per Restare) è rivolto a chi ha esperienza nel campo delle attività produttive e/o commerciali, ma ora è disoccupato. In questo modo, chi ha un progetto avrà un sostegno per realizzarlo, migliorare le sue condizioni economiche e, rimanendo in Siria, contribuire alla ricostruzione del Paese dopo la guerra.

Si partirà da un nucleo di 30 progetti nella città di Homs.

I beneficiari non riceveranno denaro, ma beni strumentali e tutto il necessario per avviare la propria attività. Al momento della restituzione ogni beneficiario restituirà il 50% di quanto ricevuto, sotto forma di denaro per poter elargire altri crediti per altri progetti, dopo l’iter di formazione e verifica.

Il restante credito verrà restituito in un Fondo di reciprocità che non avrà caratteristiche monetarie, bensì di beni e servizi che i beneficiari si impegnano a offrire alla comunità.  Ciascuno potrà proporre ad esempio di offrire un posto di lavoro ad una persona in difficoltà oppure offrire gratuitamente corsi di formazione nel proprio ambito, in modo da aiutare chi ne ha bisogno per attivare o migliorare la propria attività (corsi di cucito, di cucina, di agricoltura, ecc.).

Attività previste 

  • Indagine preliminare su circa 150 proposte di progetto (raccolte attraverso le interviste del progetto bi-SOGNI);
  • studio di fattibilità e selezione di 30 progetti localizzati a Homs
  • formazione ai responsabili dei 30 progetti selezionati sulla gestione delle attività generatrici di reddito, sulla cultura di comunione e sulla reciprocità;
  • formazione sulla metodologia del credito prevista, sul contratto e sul programma di partecipazione al progetto;
  • erogazione del credito alle singole attività generatrici di reddito (attraverso la consegna dei beni ed equipaggiamenti necessari), a seconda dell’importo concordato a seguito dello studio di fattibilità;
  • visite individuali quindicinali per supporto tecnico e motivazionale, per il monitoraggio dei progetti e del rimborso del credito;
  • incontri formativi fra i partecipanti, per generare l’opportunità di una formazione tra pari, attraverso l’ascolto reciproco delle esperienze.
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