• Economia di Comunione
    Persone e imprese che attivano processi di comunione.
    Idee e pratiche per un agire economico improntato alla reciprocità e all’accoglienza.
    Un ambito di dialogo e di azione per chiunque voglia impegnarsi per una civiltà più fraterna guardando il mondo a partire dagli esclusi e dalle vittime
    scopri di più...
  • The Economy of Francesco
    Rivedi la diretta streaming dell' incontro di Papa Francesco con i 1000 giovani di EoF raccolti ad Assisi il 24 settembre 2022!scopri di più...
  • Convention Edc Italia 2024
    Partecipa alla Convention dell'Edc Italia 2024!scopri di più...
  • Gruppi aperti di persone con un interesse comune che si incontrano periodicamente online per condividere la vita e discutere un argomento specifico. scopri di più...

Economia di Comunione

Persone e imprese che attivano processi di comunione.

Idee e pratiche per un agire economico improntato alla reciprocità e all’accoglienza.

Un ambito di dialogo e di azione per chiunque voglia impegnarsi per una civiltà più fraterna guardando il mondo a partire dagli esclusi e dalle vittime.

0

Senza le donne non c'è vero sviluppo

EoF: le storie - L’azera Turkan Mukhtarova (Georgetown University), fa ricerca sui temi della disparità di genere e della violenza sulle donne

di Maria Gaglione

pubblicato su Avvenire il 24/01/2020

Una laurea in Relazioni Politiche Internazionali presso l’Università di Baku in Azerbaijan e un master in Foreign Service - Economic development alla Georgetown University di Washington. Vincitrice degli Open Society Foundation - Civil Society Leadership Awards, Turkan Mukhtarova ha 26 anni e oggi lavora come ricercatrice presso il Georgetown Institute of Women, Peace and Security di Washington.

«I miei progetti di ricerca studiano lo sviluppo economico in relazione alle questioni di genere, in particolare l’occupazione e l’emancipazione femminile in contesti domestici e sociali violenti».È di qualche giorno fa la pubblicazione del rapporto Oxfam 2020 sulle diseguaglianze sociali ed economiche, Time to Care. Aver cura di noi, che presta particolare attenzione «al lavoro domestico sottopagato e a quello di cura non retribuito che grava, in tutto il mondo, soprattutto sulle donne. Un lavoro che consiste nel prendersi cura dei bambini, dei malati e degli anziani, svolgere la maggior parte del lavoro domestico, lavorare precariamente ed essere tra l’altro soggette alla violenza sociale e a quella in famiglia».

«La violenza domestica – dice Turkan – continua ad essere una delle forme più gravi e diffuse di violazione dei diritti umani soprattutto per le donne».

La giovane ricercatrice fa un passo indietro e ci accompagna in un ragionamento. L’esperienza sul campo e molti studi sperimentali mostrano che intervenire sulle disparità di genere e portare più donne nel mondo del lavoro ha un rendimento alto in termini di sviluppo, soprattutto (ma non solo) nei Paesi con un’elevata incidenza della povertà. A partire dal riconoscimento del lavoro di cura. Un lavoro che crea valore, ma che oggi è ancora sfruttato, invisibile, non pagato.

Dunque, investire per e sulle donne è uno degli strumenti per correggere la diseguaglianza. Avere più donne nel mondo del lavoro migliora le condizioni di vita delle famiglie, particolarmente dei bambini e delle bambine (alimentazione, salute e istruzione) e ha effetti positivi sulla massa fiscale, previdenziale e sulla domanda di servizi.

«Il ventunesimo secolo ha portato ad un’enorme crescita economica in tutto il mondo – sottolinea Turkan –. Gli standard di vita sono migliorati grazie al progresso tecnologico e all’uso dei combustibili fossili. Tuttavia, questi risultati sono costati moltissimo all’umanità e al nostro pianeta: la Terra è ai limiti della sostenibilità e siamo nell’era della disuguaglianza più estrema della storia».

Turkan vede due possibili scenari futuri: uno parla di disastri, l’altro sussurra speranza.

«Come giovane ricercatrice conosco la difficile situazione in cui si trova il nostro pianeta. Tuttavia, so che c’è una strada da percorrere per far fronte a questi problemi, a partire anche da me e dal mio lavoro di studiosa».

Ripensare i modelli economici, affrontare il tema del lavoro, stabilire politiche nazionali ed internazionali di intervento efficaci e decisive. «Ma ci sono anche fattori culturali da prendere in considerazione – aggiunge Turkan –. L’Oms calcola che in tutto il mondo una donna su tre ha subito violenza fisica o sessuale nella sua vita. È un problema di salute pubblica, di violazione dei diritti umani. E molto spesso anche di percezione distorta da parte delle donne stesse».Turkan ci racconta di uno studio che ha realizzato (dati del Demography and Health Survey, 2006, Azerbaijan) sugli effetti di contesti domestici violenti sul lavoro e sull’emancipazione femminili, a partire dalla percezione della violenza subita.

Abusi fisici, psicologici o sessuali; aggressività, coercizione e atteggiamenti di controllo perpetrato su donne sposate. «Dagli studi emerge che avere un potere decisionale-economico sulle questioni familiari più elevato diminuisce la probabilità di giustificazione della violenza domestica da parte della donna mentre donne provenienti da famiglie più povere e con minori opportunità di lavoro e istruzione mostrano una probabilità più alta di approvazione della violenza subita. Una percezione che rappresenta un ostacolo alla loro emancipazione».

Investire nel capitale sociale ed economico di una donna e favorirne l’accesso al sistema economico significa migliorare la vita delle donne, delle famiglie e garantire migliori opportunità anche per le generazioni future.«Partecipare all’Economy of Francesco, per contribuire e imparare, mi aiuterà a comprendere le cause di disuguaglianza, povertà ed emarginazione che attraversano confini, culture e lingue di tutto il mondo. Credo che possiamo costruire società sostenibili e sviluppare teorie e modelli più giusti se mettiamo insieme idee innovative. Solo attraverso la comprensione delle complessità del mondo che ci circonda possiamo definire politiche migliori per tutti».

Un’ultima riflessione, personale.

«Il mio viaggio di giovane donna da una piccola città tra le montagne del Caucaso alle aule di una delle principali istituzioni del mondo, dimostra che tutto è possibile nella vita se c’è determinazione, una buona guida e la speranza. Non vedo l’ora di partecipare all’Economy of Francesco, soprattutto per quello che ne verrà: sono sicura che sarà una spinta per tutti noi a essere portatori di una nuova economia, una volta tornati a casa e ovunque la vita ci porterà».

22-24 Settembre 2022, Assisi
"The Economy of Francesco"

 i giovani, un patto, il futuro

www.francescoeconomy.org

i giovani,un patto,il futuro

29 maggio 2021ore 13:00 - 17:00in direttada Loppiano (Firenze)

Image

SFOGLIA L'ARCHIVIO

Lingua: ITALIANO

Filtro Categorie Archivio

Seguici su:

Rapporto Edc 2018

Rapporto Edc 2018

SCARICA I DOCUMENTI

SCARICA I DOCUMENTI

L’economia del dare

L’economia del dare

Chiara Lubich

"A differenza dell' economia consumista, basata su una cultura dell'avere, l'economia di comunione è l'economia del dare..."

Le strisce di Formy!

Le strisce di Formy!

Conosci la mascotte del sito Edc?

Il dado per le aziende!

Il dado per le aziende!

La nuova rivoluzione per la piccola azienda.
Scarica la APP per Android!

10-04-2024

Per tanti anni abbiamo consumato i capitali naturali, civili e spirituali come se fossero...

05-04-2024

È urgente estendere al gas liquido importato l’imposizione di una carbon tax. I disastri provocati dal...

19-04-2024

I Commenti de «Il Sole 24 Ore» - Mind the Economy, la serie di articoli di Vittorio Pelligra sul...

COME FARE PARTE

Image
Opla
AMU
Eoc
aipec

Seguici su:

Corsi di Economia Biblica 2019

scuola biblica box

14-15 settembre 2019
(Libro di Qoélet)
vedi volantino - Per maggiori informazioni - iscriviti qui

Rapporto Edc 2017

Rapporto Edc 2017

L’economia del dare

L’economia del dare

Chiara Lubich

"A differenza dell' economia consumista, basata su una cultura dell'avere, l'economia di comunione è l'economia del dare..."

Le strisce di Formy!

Le strisce di Formy!

Conosci la mascotte del sito Edc?

Chi è online

Abbiamo 1200 visitatori e nessun utente online

© 2008 - 2024 Economia di Comunione (EdC) - Movimento dei Focolari
creative commons Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons . Progetto grafico: Marco Riccardi - edc@marcoriccardi.it

Questo sito utilizza cookie tecnici, anche di terze parti, per consentire l’esplorazione sicura ed efficiente del sito. Chiudendo questo banner, o continuando la navigazione, accetti le nostre modalità per l’uso dei cookie. Nella pagina dell’informativa estesa sono indicate le modalità per negare l’installazione di qualunque cookie.